stato di emergenza per il sito archeologico di Pompei
ROMA (Reuters) - Il Consiglio dei ministri ha dichiarato oggi lo stato di emergenza per il sito archeologico di Pompei, per rimediare allo stato di abbandono in cui versa una delle principali attrazioni storiche e turistiche del paese, secondo quanto riferito da una nota di Palazzo Chigi.
"Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nell'area archeologica di Pompei per intervenire con mezzi e poteri straordinari a difesa dell'immenso patrimonio artistico minacciato da crescenti e gravi criticità", si legge nella nota.
Il governo nominerà a un commissario speciale per preservare il sito in cui sorgeva l'antica città romana sepolta dalla lava del Vesuvio nel 79 aC.
Secondo la nota, il provvedimento era stato sollecitato dal ministro della Cultura Sandro Bondi insieme al prefetto di Napoli e alla regione Campania.
Nonostante Pompei attragga ogni anno circa 2 milioni e mezzo di visitatori, archeologi e storici da anni denunciano la scarsa attenzione che viene dedicata alla manutenzione dei reperti, in gran parte lasciati all'incuria, con spazzatura, erbacce e agenti atmosferici che ne mettono in pericolo la conservazione.
Nelle intenzioni del governo, lo stato di emergenza dovrebbe durare un anno, permettendo di sbloccare fondi e impiegare misure speciali a protezione del sito.
"Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza nell'area archeologica di Pompei per intervenire con mezzi e poteri straordinari a difesa dell'immenso patrimonio artistico minacciato da crescenti e gravi criticità", si legge nella nota.
Il governo nominerà a un commissario speciale per preservare il sito in cui sorgeva l'antica città romana sepolta dalla lava del Vesuvio nel 79 aC.
Secondo la nota, il provvedimento era stato sollecitato dal ministro della Cultura Sandro Bondi insieme al prefetto di Napoli e alla regione Campania.
Nonostante Pompei attragga ogni anno circa 2 milioni e mezzo di visitatori, archeologi e storici da anni denunciano la scarsa attenzione che viene dedicata alla manutenzione dei reperti, in gran parte lasciati all'incuria, con spazzatura, erbacce e agenti atmosferici che ne mettono in pericolo la conservazione.
Nelle intenzioni del governo, lo stato di emergenza dovrebbe durare un anno, permettendo di sbloccare fondi e impiegare misure speciali a protezione del sito.
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1 commenti:
Fa male, malissimo vedere che nonostante siano passsati quasi più di tre anni dalla publicazione di questo post, la situazione non solo non si èblocata per quanto riguarda i fondi, ma che,dopo il commissariamento ormai scaduto, è addirittura peggiorata!
Al giorno d'oggi la stragrande maggioranza delle case è chiusa o per restauro o per..mancanza di custodi i quali hanno preso la brutta abitudine di scioperare chiudendo i cancelli più volte al mese!
Il sito inoltre è sempre più fatiscente,ed è di qualche settimana l'iniziativa di noi Guide Turistiche di catalogare mediante fotografie, e questionari da diffondere alla sovritendenza lo stato pessimo di conservazione della cittadina archeologica!
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